Bilancio di sostenibilità: cos’è e come farlo

Il bilancio di sostenibilità (bilancio ESG) è un documento in cui sono contenute tutte le informazioni relative all’impatto ambientale, sociale e di governance di un’azienda.

Negli anni, l’importanza del bilancio di sostenibilità è divenuta sempre più evidente. E se è vero che inizialmente il bilancio di sostenibilità ricalcava a grandi linee il bilancio d’esercizio, replicando in esso gli stessi schemi e alcune tabelle aggiuntive (come quelle sulle emissioni e sui consumi, o sulla composizione del proprio personale), è anche vero che negli ultimi anni il bilancio di sostenibilità ha assunto una sua piena autonomia, con una prevalenza delle informazioni qualitative rispetto agli schemi precedentemente prevalenti.

Ma che cos’è il bilancio di sostenibilità? Chi deve farlo? E come si prepara?

Cos’è il bilancio di sostenibilità

bilancio sostenibilità

Per prima cosa, condividiamo come il bilancio di sostenibilità, o bilancio sostenibile, sia un documento in cui la società rendiconta le informazioni relative all’impatto ambientale, sociale e di governance.

Al suo interno sono contenute informazioni molto utili su tali aspetti come, a titolo di esempio non esaustivo, i consumi energetici, le emissioni di CO2, i consumi idrici, la composizione del personale e della governance sulla base del genere e della tipologia contrattuale, e ancora la trasparenza e le politiche commerciali, gli obiettivi e le politiche ambientali poste in essere, e tanto altro ancora.

Chi è obbligato a fare il bilancio di sostenibilità

Stando a quanto afferma la Direttiva CSRD, recepita in Italia con il d.lgs. n. 125/2024, ad essere obbligate alla redazione del bilancio di sostenibilità sono le società che superano almeno due dei seguenti limiti:

  • Totale dello Stato patrimoniale pari a 25.000.000 euro
  • Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni pari a 50.000.000 euro
  • Numero medio dei dipendenti occupati durante l’esercizio pari a 250 unità.

Ricordiamo che i limiti dimensionali sono in vigore sia per le singole società (che quindi dovranno redigere un bilancio di sostenibilità singolo) sia per i gruppi societari (che pertanto, su base consolidata, dovranno procedere a redigere il bilancio di sostenibilità di gruppo).

La normativa in vigore chiarisce infine che sono obbligate alla redazione del bilancio di sostenibilità anche le PMI che sono quotate sui mercati regolamentati, se rispettano almeno due dei seguenti parametri:

  • Totale dello Stato patrimoniale compreso tra 450.000 e 25.000.000 euro
  • Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni compreso tra 900.000 e 50.000.000 euro
  • Numero medio dei dipendenti occupati durante l’esercizio compreso tra 11 e 250.

Quando scatta l’obbligo di redigere il bilancio di sostenibilità

Come fare il bilancio di sostenibilità in azienda

bilancio di sostenibilità

Una volta verificato il rispetto dei limiti normativi per la redazione del bilancio di sostenibilità in azienda, la prima cosa da fare è capire quali sono le tematiche ESG di maggiore impatto per l’attività aziendale attraverso un’analisi di doppia materialità.

In altri termini, l’azienda deve realizzare un’analisi che riesca a individuare non solamente quali siano le tematiche ESG su cui la società ha un effetto impatto, quanto anche quelle che a sua volta hanno un impatto sull’attività aziendale.

L’analisi dovrà inoltre essere condotta in modo ampio e organico, tenendo in considerazione i propri stakeholder e il contesto operativo in cui agisce l’impresa.

Una volta terminata la fase di analisi, sarà più semplice capire quali informazioni bisogna inserire all’interno del bilancio di sostenibilità e, così facendo, come realizzare un bilancio ESG efficace e utile per il lettore.

Perché conviene redigere il bilancio di sostenibilità

A prescindere dall’evidenza che la propria società rientri o meno nel novero di quelle che sono obbligate alla redazione del bilancio di sostenibilità, è fortemente consigliabile che le aziende di tutte le dimensioni (pertanto, anche quelle che sono ben al di sotto di limiti quantitativi minimi) investano nel processo di rendicontazione sostenibile, considerati i tanti vantaggi che è possibile conseguire.

Li abbiamo riassunti in questa tabella:

Vantaggi esterni

Vantaggi interni

–            Migliore reputazione aziendale, con attrazione di clienti e stakeholder attenti ai valori della sostenibilità e con miglioramento dell’immagine aziendale

–            Identificazione delle aree di rischio e delle opportunità di miglioramento grazie all’analisi effettuata, con sviluppo di efficienza e produttività

–            Maggiori opportunità di accesso al credito grazie alle condizioni finanziarie più vantaggiose riservate di norma da banche e investitori

–            Maggiore coinvolgimento di dipendenti e collaboratori, per lo stimolo del senso di appartenenza a un’azienda effettivamente responsabile

–            Apertura a nuove opportunità di business, con accesso a nuovi mercati e clienti che ricercano espressamente prodotti e servizi sostenibili

–            Rafforzamento della cultura aziendale con integrazione di valori di sostenibilità nella mission e nella vision aziendale

I vantaggi di ricorrere al bilancio di sostenibilità non sono però finiti qui. Si pensi al miglioramento dei rapporti con le istituzioni o, ancora, alla creazione di un solido vantaggio competitivo nei confronti dei concorrenti.

Per questi e altri motivi, la redazione di un bilancio ESG è spesso consigliabile anche a chi non è obbligato a farlo.

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