Verifica della Guardia di Finanza: i diritti del contribuente
La Guardia di Finanza è uno dei principali organi di controllo fiscale in Italia, con poteri di verifica e accertamento finalizzati a contrastare l’evasione fiscale e garantire il rispetto delle normative tributarie.
Capire come funzionano le verifiche fiscali della Guardia di Finanza è molto importante per ogni contribuente, sia esso un privato cittadino o un’impresa, per tutelare i propri diritti.
Il ruolo della Guardia di Finanza

Come abbiamo anticipato in apertura di questo approfondimento, la Guardia di Finanza svolge un ruolo centrale nel sistema dei controlli fiscali italiani: è infatti un corpo specializzato che ha il compito di prevenire, ricercare e denunciare le violazioni in materia economica e finanziaria. A titolo di esempio non esaustivo, durante l’accertamento la Guardia di Finanza può esaminare la documentazione contabile, fiscale e amministrativa del contribuente per verificarne la correttezza e la conformità alle normative vigenti.
Per quanto riguarda il raggio d’azione, i controlli della Guardia di Finanza possono riferirsi a diversi ambiti: dalle dichiarazioni dei redditi alla corretta applicazione dell’IVA, dal rispetto degli obblighi contributivi alla regolarità delle operazioni commerciali. L’obiettivo principale è individuare eventuali irregolarità o comportamenti evasivi che danneggiano l’intero sistema economico nazionale.
Diritti del contribuente durante le verifiche fiscali
Lo Statuto dei diritti del contribuente ha stabilito precise garanzie per chi è sottoposto a verifiche fiscali della Guardia di Finanza.
In primo luogo, l’attività di controllo deve svolgersi durante il normale orario lavorativo, rispettando così le esigenze operative dell’azienda sottoposta a verifica.
Un ulteriore aspetto centrale riguarda l’informazione: il contribuente deve essere adeguatamente informato sui motivi del controllo, sulle possibili conseguenze e sulle modalità di svolgimento dell’accertamento.
Inoltre, il contribuente ha diritto di conoscere i propri diritti e obblighi, inclusa la possibilità di farsi assistere da un professionista di fiducia durante tutte le fasi della verifica.
Modalità e tempistiche delle verifiche della Guardia di Finanza
Le verifiche fiscali della Guardia di Finanza seguono procedure specifiche, rigidamente stabilite dall’attuale quadro normativo.
In particolare, il contribuente può richiedere che il controllo della documentazione contabile avvenga presso l’ufficio dei verificatori oppure nello studio del professionista che lo assiste. La possibilità – di importanza non certo marginale – rappresenta una tutela importante, soprattutto per evitare che la presenza prolungata dei militari della Guardia di Finanza presso la sede dell’attività possa creare disagio o dare un’immagine negativa dell’impresa.
Per quanto riguarda le tempistiche, i verificatori devono completare le attività di controllo entro 30 giorni, prorogabili di ulteriori 30 giorni solo in caso di esigenze specifiche e motivate. Il limite temporale è stato introdotto per ridurre al minimo il disturbo all’attività economica del contribuente sottoposto a verifica.
È poi interessante notare che, secondo recenti disposizioni, la Guardia di Finanza deve operare, quando possibile, in abiti civili (in borghese) durante gli accessi presso le imprese, proprio per minimizzare l’impatto e la visibilità del controllo.
Cosa succede al termine della verifica: diritti e opportunità del contribuente
Una volta conclusa la verifica fiscale della Guardia di Finanza, il contribuente ha a disposizione diversi strumenti per tutelare i propri interessi.
In primo luogo, ha la facoltà di far verbalizzare le proprie osservazioni e i rilievi, sia personalmente che tramite il legale che lo assiste, direttamente nel processo verbale di constatazione.
Dopo la chiusura delle operazioni di verifica, il contribuente può proporre osservazioni e richieste agli uffici competenti entro 60 giorni. Il periodo rappresenta un’opportunità importante, in sostanza, per contestare eventuali rilievi o fornire ulteriori chiarimenti prima che vengano emessi atti impositivi.
In caso di irregolarità nello svolgimento della verifica, il contribuente può rivolgersi al Garante del contribuente per contestare le modalità in cui si è svolto l’accertamento della Guardia di Finanza. Questo organismo indipendente ha il compito di tutelare il contribuente da eventuali abusi.
L’importanza di una consulenza qualificata
Una consulenza qualificata rappresenta un momento di condivisione molto importante quando ci si trova ad affrontare verifiche fiscali o controlli da parte della Guardia di Finanza. L’assistenza di un professionista esperto in materia tributaria può infatti risultare decisiva per determinare positivamente l’esito dell’intero procedimento.
Il consulente qualificato non solo conosce approfonditamente le normative fiscali, comprende le procedure di verifica e sa come interpretare correttamente i rilievi mossi dagli organi accertatori, ma può agire come un partner discreto ma sempre presente per tutelare efficacemente i diritti del contribuente, individuando eventuali irregolarità procedurali e formulando controdeduzioni appropriate.
Inoltre, il professionista può supportare il cliente nella corretta gestione delle tempistiche, nella preparazione della documentazione richiesta e nell’elaborazione di strategie difensive mirate. La sua presenza durante le fasi di controllo garantisce che ogni passaggio avvenga nel rispetto delle garanzie previste dallo Statuto del contribuente.
Per saperne di più invitiamo tutti coloro i quali fossero interessati a contattare il nostro team di esperti.
Ogni grande impresa ha bisogno di grandi alleati.
Noi siamo pronti a essere il tuo
Rivolgiti oggi ai nostri professionisti per trasformare le tue idee in successi concreti